🔴 Bagnolo, paese “bloccato” per il matrimonio indiano: è polemica
(a.t.) Che esista un feeling particolare tra il sindaco di Bagnolo Mella Cristina Almici e la comunità indiana bresciana è cosa ormai nota, tanto che nelle elezioni regionali del 2018 la candidata di Fratelli d’Italia aveva anche fatto un curioso appello elettorale in lingua hindi. Ma stavolta questa singolare sintonia ha dato il là a polemiche, che si incrociano indirettamente con quelle sul caso del concorso per il comandante della polizia locale finito sotto la lente della magistratura.
A scatenare il malcontento di diversi cittadini è stato stavolta il matrimonio indiano, con partecipato corteo nuziale, che si è tenuto nella prima serata di venerdì a Bagnolo. Un evento – va precisato – che ha visto la presenza di almeno un centinaio di persone festanti e che non ha creato alcun problema di ordine pubblico. Ma qualche mal di pancia sì.
Con un’ordinanza, infatti, la Almici ha deciso la chiusura alle auto e il divieto di sosta di parte di Piazza IV Novembre, oltre alla “chiusura temporanea dei tratti di strada interessati al transito della manifestazione (via Cavour, via Matteotti, via XXVI Aprile e via Gramsci, ndr) nel senso contrario di marcia rispetto all’evento”.
A garantire l’ordine pubblico e a gestire la viabilità sono stati i tre agenti della Polizia locale in collaborazione con alcuni volontari. Un atto dovuto, forse, ma molti non hanno gradito l’impiego delle scarse risorse in dote al Comune per l’evento. E tra questi c’è anche l’ex assessore alla Sicurezza Riccardo Pasca, che si era dimesso proprio in polemica con la gestione della materia da parte del sindaco.
“Trovo assurdo che si impegnino gli agenti della nostra Polizia locale per un evento privato – sottolinea Pasca, interpellato da BsNews.it – sottraendoli così ad altri compiti più utili per la comunità bagnolese. Allo stesso modo ricordo al sindaco che, come confermano alcune circolari del ministero, la Protezione civile non dovrebbe essere utilizzata per gestire traffico e ordine pubblico. Ma la cosa più grave – conclude l’ex assessore – è che, a quanto mi risulta, quasi in contemporanea con questo evento a Bagnolo si sarebbe verificato un grave episodio criminale e i nostri agenti non sarebbero potuti intervenire proprio perché impegnati con il corteo indiano”.