Il direttore dell’Agenzia delle Entrate di Brescia, in carcere con l’accusa di corruzione a seguito della maxi operazione antimafia che ha portato all’arresto di 69 persone, ha negato tutto.
Durante l’interrogatorio davanti al gip il direttore si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha reso una dichiarazione spontanea per negare di aver mai intascato la tangente da 60 mila euro che sarebbe stata inviata da un imprenditore con l’intento di farsi cancellare una cartella esattoriale salatissima.
Secondo l’accusa, infatti, il direttore avrebbe condiviso la mazzetta con un maresciallo della Finanza e con un altro funzionario dell’Agenzia delle Entrate. Pare che il rappresentante della Guardia di Finanza abbia già espresso un proprio coinvolgimento.
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