Dovranno rispondere di tentata estorsione aggravata in concorso tre dei sette ragazzini arrestati dai carabinieri di Cremona nell’ambito dell’inchiesta “Cremona dissing”, ritenuti responsabili di aver minacciato attraverso l’uso di whatsapp gli studenti di un’intera classe di scuola superiore.
«Datemi i soldi perché altrimenti chiamo gente pericolosa e vi potrebbero capitare cose non belle, cose davvero molto brutte» sarebbe una delle minacce fatte da un membro della baby gang ad una vittima, riportata da La Provincia di Cremona.
L’inchiesta, che coinvolge sia maggiorenni che minorenni, è stata suddivisa tra la procura dei minori di Brescia e quella del tribunale ordinario di Cremona e ha condotto a 7 arresti e 18 denunce.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni di Brescia ha disposto per i tre giovanissimi la misura cautelare in regime di detenzione domiciliare. Tutti e tre i giovani, che hanno tra i 15 e i 17 anni, sono nati e risiedono a Cremona e hanno origini maghrebine.
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