“Fatti come quelli di Brescia, ove un 53enne ha molestato sessualmente una bambina costringendola ad assistere ad atti di autoerotismo, non sono tollerabili e devono essere puniti con il massimo della pena. Ciò che fa arrabbiare maggiormente è che trattasi di persona recidiva, ossia che ha commesso fatti simili più volte e per i quali è già stato condannato. Rimesso in libertà da poco ha ricominciato dimostrando che la pena inflitta non ha avuto alcun effetto rieducativo. A questo punto verrebbe da chiedersi quale possa essere una pena idonea per un individuo simile. Di certo si dovrà fare in modo che non possa più compiere atti tanto deprecabili”.
Così in una nota il consigliere regionale leghista Francesca Ceruti, bresciana, vicepresidente della Commissione Consultiva dell’Ufficio del Garante per l’infanzia e l’adolescenza di Regione Lombardia, sull’arresto del pedofilo che ha molestato sessualmente una minorenne in un androne a Brescia.
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