Legionella, calano gli accessi ai Pronto Soccorso ma chiude una piscina
Il batterio della legionella è apparso anche nell’Ovest bresciano, a Chiari.
Una decina di giorni dopo il prelievo dei campioni in una piscina del paese, in via Tito Speri, è giunto l’esito delle analisi: positivo.
Immediata la chiusura dei cancelli della piscina.
Intanto, però, l’assessore di Regione Lombardia al Welfare Giulio Gallera fa sapere che «il numero degli accessi per problemi respiratori ai pronto soccorso dei comuni del Bresciano e dell’alto mantovano si sta riducendo». Gli accessi sono stati 10, ma solo per 4 di essi è stato richiesto il ricovero ospedaliero.
«Per quanto riguarda le condizioni cliniche dei pazienti attualmente ricoverati presso le strutture pubbliche dellASST Spedali Civili di Brescia, dellASST Franciacorta e dellASST Del Garda, per problematiche respiratorie plausibilmente riconducibili a polmonite – ha chiarito l’assessore – ad oggi 104 sono in condizioni stabili e 52 sono in fase di remissione e potrebbero essere dimessi nei prossimi giorni, mentre rimangono 5 i casi che sono ancora attualmente in Terapia Intensiva».
I casi accertati come positivi alla legionella sono, a partire dal 2 settembre, complessivamente 36 (di cui 32 in ATS Brescia e 4 in ATS Valpadana).
Inoltre, ha fatto sapere sempre Gallera, «i Tecnici della Prevenzione di ATS Brescia sono costantemente impegnati nelle attività di prelievo delle acque potabili e non. Lattività di campionamento è stata implementata da ATS Brescia grazie ad un nuovo significativo contributo garantito da un operatore idraulico esperto messo a disposizione dallAgenzia Interregionale per il fiume Po. Ad oggi sono stati realizzati 299 campioni di cui 155 in abitazioni, 77 da torri di raffreddamento/evaporazione, 54 su reti idriche, 13 dal fiume Chiese e sue derivazioni».