Civile, taglio degli stipendi per irregolarità: i medici protestano
Sino a ieri avevano protestato a bassa voce, tra i corridoi, privatamente. Tanto lavoro, tante ore di straordinario, troppa burocrazia e la mancanza, forse, di gratificazione.
Poi, una goccia ha fatto traboccare definitivamente il vaso e i medici dell’ospedale Civile non hanno potuto restare ancora indifferenti. L’assemblea sindacale indetta da Cgil, Uil, Cisl e Anaao è divenuta così un’occasione di sfogo e di protesta aperta, a voce alta.
Come racconta il Corriere-Brescia, la decisione di decurtare del 60% la parte variabile della retribuzione dei medici che lavorano in reparti in cui vengono riscontrate irregolarità superiori al 5% nella compilazione delle cartelle ha scatenato un putiferio e ha allargato ancor più quella crepa che potrebbe danneggiare tutta la struttura sanitaria.
Sotto accusa la direzione generale di Ezio Belleri, il cui contratto scadrebbe a fine anno.
La scelta di tagliare gli stipendi (per un totale di 800mila euro) sembra dipendere dai mancati rimborsi che Regione Lombardia nega ogni anno al Civile per le cartelle cliniche irregolari. Ma mentre nelle strutture sanitarie private ci si appoggia sulla competenza di personale amministrativo per la verifica delle cartelle cliniche, all’ospedale Civile pare si preferisca far ricadere la colpa sui medici.