Prosegue la corsa delle esportazioni bresciane nel primo trimestre 2018
Nel primo trimestre del 2018, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite bresciane di beni sui mercati esteri risultano in calo dello 0,2%, mentre gli acquisti dallestero sono in crescita del 6,5%.
Su base tendenziale (rispetto al primo trimestre 2017), le esportazioni aumentano del 9,2% e le importazioni del 12,6%. In valore assoluto, ammontano, rispettivamente, a 4.129 e a 2.524 milioni di euro. Il valore delle merci vendute allestero nel primo trimestre di questanno è il più elevato tra tutti i primi trimestri della serie storica dal 1991. Nello stesso tempo, il periodo gennaio-marzo di questanno si caratterizza come il miglior trimestre dopo il quarto del 2017. La dinamica positiva beneficia del consolidamento del commercio mondiale (+4,4% tendenziale nel primo trimestre 2018), pur in un contesto in cui la moneta unica ha evidenziato segnali di rafforzamento rispetto a tutte le principali valute internazionali (cambio effettivo nominale +6,2%). Va comunque ricordato che questi valori incorporano il rialzo dei prezzi delle principali materie prime industriali.
Rispetto al primo trimestre dello scorso anno, la tendenza positiva delle esportazioni (+9,2%) è superiore a quella rilevata in Lombardia (+7,9%) e in Italia (+3,3%); la dinamica delle importazioni (+12,6%) è superiore sia al dato regionale (+8,1%), che a quello nazionale (+2,6%).
Questi i risultati più significativi che emergono dalle elaborazioni effettuate dallUfficio Studi e Ricerche AIB e dal Servizio Studi della Camera di Commercio sui dati Istat del commercio internazionale, recentemente diffusi a livello provinciale.
Tra i settori, su base tendenziale, laumento delle vendite allestero di apparecchi elettrici (+20,2%), metalli di base e prodotti in metallo (+16,9%), sostanze e prodotti chimici (+11,0%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+9,9%), articoli in gomma e materie plastiche (+9,0%) contribuisce alla crescita dellexport bresciano.
Una diminuzione delle esportazioni riguarda solo: prodotti dellestrazione di minerali da cave e miniere (-19,9%) e mezzi di trasporto (-1,1%).
Tra i mercati di sbocco, crescono sensibilmente le esportazioni verso il Brasile (+77,8%), i Paesi Bassi (+20,9%), la Turchia (+18,6%), il Belgio (+14,7%) e gli Stati Uniti (+12,0%).
Diminuiscono le vendite verso lIndia (-10,4%) e la Cina (-6,6%). Restano invariate verso la Russia (0,0%). In termini di aree geografiche spiccano le dinamiche positive dei Paesi UE28 (+12,1%), dei Paesi europei non UE (+9,1%), dellAmerica settentrionale (+8,7%) e dellAmerica centro meridionale (+2,6%). Negativa la dinamica dellAsia (-4,9%).
Per quanto riguarda le importazioni, sono in aumento quelle di apparecchi elettrici (+40,5%), macchinari ed apparecchi (+14,6%), sostanze e prodotti chimici (+12,5%), metalli di base e prodotti in metallo (+11,4%), mezzi di trasporto (+10,6%).
Risultano, invece, in calo gli acquisti nei settori: prodotti dellestrazione di minerali da cave e miniere (-28,8%) e prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-3,0%).
Aumentano le importazioni da: Brasile (+82,8%), Regno Unito (+36,3%), Algeria (+29,8%), Spagna (+17,8%) e Francia (+16,7%). Cala il flusso in entrata di merci provenienti dalla Russia (-0,1%) e dagli Stati Uniti (-10,1%). Diminuisce limportanza relativa dellAmerica settentrionale (-11,8%), a favore di America centro meridionale (+35,3%) e Africa (+34,6%).
Il saldo commerciale è positivo (+1.605 milioni di euro), in aumento del 4,2% rispetto a quello del 2017 (+1.541 milioni di euro).