Souad Allou potrebbe essere stata rapita e trovarsi segregata in qualche luogo segreto. Oppure potrebbe essere stata messa in quel sacco nero da viva e poi uccisa altrove. E’ attorno a queste due ipotesi che si stanno muovendo nelle ultime ore gli investigatori, al lavoro per fare luce sulla scomparsa della 29enne marocchina, madre di due figli piccoli.
La donna manca da casa da domenica sera, ma per questo il marito – che continua a negare ogni addebito – è già stato posto in stato di fermo a Canton Mombello, con l’accusa di aver ucciso la donna. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza del bar Rose di via Milano (la palazzina è la stessa in cui viveva la donna sparita), infatti, mostrano l’ex marito di Souad che accompagna i due figli a casa intorno alle 23: alle 2 di notte lo riprendono ancora mentre prende una boccata d’aria e si asciuga il sudore, mentre alle 4.30 lo fissano mentre trascina un grosso e pesante sacco nero per il cortile.
Ma un dettaglio fa la differenza. Secondo quanto ha riferito la titolare del Bar Rose alla giornalista di una testata bresciana, infatti, il sacco sembrava muoversi. Dunque la donna potrebbe essere stata portata via quando era ancora viva.
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