Tra i 60mila e gli 80mila euro. E’ questa la cifra che – secondo i parametri fissati dallo Stato – potrebbe valere l’ingiusta detenzione di un 36enne, allenatore di calcio a Gavardo, che nell’ottobre del 2017 era stato arrestato con un’accusa davvero infamante.
Il giovane, infatti, era accusato di violenza sessuale e maltrattamento nei confronti della figlia minorenne. Per questo l‘accusa aveva chiesto otto anni di carcere e i giudici avevano ordinato per lui i domiciliari, salvo poi accorgersi – dopo 358 giorni di costrizione – che l’uomo era perfettamente innocente e assolverlo perché “il fatto non sussiste”. La figlia, infatti – come dimostrato dalla perizia psichiatrica – si era inventata tutto mossa dal risentimento per le critiche che lui le faceva quando giocava a calcio.
Nel frattempo, però, l’uomo ha perso il lavoro e la moglie ha dovuto perfino chiedere l’anticipazione del Tfr per far fronte alle spese legali. Ora, dunque, i legali del 36enne sono pronti a presentare richiesta di risarcimento danni allo Stato, come previsto dall’articolo 314 del codice penale. Ma per lo Stato l’ingiusta detenzione vale solo una cifra che va dai 177 ai 235 euro al giorno.