Molti fruttivendoli del centro storico di Brescia non rispettano le regole minime di sicurezza degli alimenti, che sono venduti senza le minime garanzie di sicurezza ed esposti quotidianamente alle deiezioni dei piccioni. A lanciare l’accusa, con un comunicato stampa, è Laura Castagna, candidato sindaco dell’estrema destra di Forza Nuova e di Azione Sociale.
Mi chiedo – attacca – come alcune attività di frutta e verdura possano avere tutte le autorizzazioni del caso e nessuno intervenga nonostante anche chi non è esperto in materia igienico-sanitaria, possa constatare gravi incongruenze con altri negozi. In alcuni casi non esistono vetrine, né frigoriferi che isolino lambiente di vendita dallesterno, sul marciapiede sono posizionati cavalletti sui quali viene esposta la merce: merce quindi a contatto con agenti esterni ed inquinamento. Alimenti che non sono protetti dalle deiezioni dei volatili nemmeno con una tenda – conclude Castagna – con la pericolosità che ne consegue per chi li consumerà”.
Parole forti, che si concludono affermando che “mancano tutte le accortezze che invece in negozi di proprietà italiana devono essere rigorosamente rispettate”.
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