“Nessuna denuncia, nessun arresto, in Pakistan aperta un’indagine sulle cause della morte”. A riferirlo è il canale Twitter della popolare trasmissione televisiva Chi l’ha visto che interviene così sul caso della 25enne pakistana Sana Cheema, per la cui morte – secondo quanto inizialmente riportato dal Giornale di Brescia – era stato ipotizzato un brutale assassinio da parte dei familiari per il fatto che era innamorata di un italiano.
Un caso che ha suscitato vivaci polemiche, con l’intervento di tutti i leader del centrodestra bresciano e italiano.
La trasmissione riferisce che a dare la notizia della posizione di padre e fratello della giovane è stato il segretario nazionale della comunità pakistana in italia, Raza Asif. E in un secondo tweet – accompagnato da una foto di quello che viene indicato come il padre di sana – afferma che “è in libertà il padre di Sana, la ragazza morta in Pakistan in circostanze non ancora chiarite”.
L’unica certezza al momento è che Sana è stata portata in ospedale con ferite alla gola e che lì è morta. Secondo la comunità pakistana la causa sarebbe da ricercare in un infarto o in un suidicio. Ma nel frattempo il giallo sulla morte di Sana continua.
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