Finchè il colpo va in aria, tutto è lecito.
Il giudizio giunge – lo riporta Bresciaoggi – dal Consiglio di Stato, che ha ribaltato una sentenza del Tar di Brescia che aveva considerato inaffidabile un 76enne di Mantova dopo che questo aveva sparato un colpo di fucile in aria per spaventare i ladri entrati nella sua abitazione.
Per il gesto l’uomo era stato denunciato ed aveva dovuto rinunciare al porto d’armi e al suo fucile da caccia, che gli era stato sequestrato. Il Consiglio di Stato, registrato il fatto che l’uomo si trovasse in un’abitazione isolata, che avesse già subito numerosi tentativi di furto (l’ultimo solo due giorni prima) e che dopo l’episodio avesse tempestivamente chiamato i carabinieri e consegnato la propria arma, ha però chiesto sempre al Tar di Brescia di riesaminare il caso.
Le sentenze emesse in questo caso saranno utili a discutere casi simili in cui protagonisti sono la tutela dei cittadini e la legittima difesa.
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