Luoghi pubblici vietati ai post fascisti, c’è il via libera della Loggia
Via libera, in Loggia, alla delibera di giunta che vieta la concessione di spazi pubblici ad associazioni i cui rappresentanti legali non facciano dichiarazione esplicita di adesione ai principi della Costituzione italiana e non dichiarino di non fare propaganda di ideologie neofasciste, neonaziste, razziste e xenofobe.
Il provvedimento, che sarà discusso in commissione Statuto, segue le polemiche delle ultime settimane sulla concessione di uno spazio pubblico al movimento Ordine Futuro (vicino a Forza Nuova) e agli attacchi subiti dalla consigliera di sinistra Francesca Parmigiani per aver avanzato pubblicamente una proposta dello stesso tenore di quella approvata dalla giunta.
In Italia sono diversi i Comuni che hanno adottato provvedimenti come quello di Brescia. Ma non sono mancate le reazioni critiche, come quella di Azione Sociale che ha manifestato (con tanto di bavaglio) fuori dalla Loggia invocando il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione italiana. In precedenza – con la stessa linea – si era espresso anche il forzista Fausto Di Mezza.