Con una nota A2A ha annunciato “l’interruzione delle trattative con Ardian sulla creazione della partnership relativa alla generazione e fornitura di energia”. L’8 giugno del 2021 l’azienda aveva annunciato un accordo non vincolante per una collaborazione, i cui accordi avrebbero essere perfezionati entro il marzo 2022.
“A2A – si legge – comunica che, nonostante gli sforzi profusi, le trattative con Ardian sono state interrotte anche a causa dell’acuirsi delle tensioni internazionali e delle rilevanti conseguenze sulla volatilità dei mercati energetici in Europa”.
Solo pochi giorni fa il centrodestra – per voce di Fabio Rolfi, Fausto Di Mezza, Giorgio Maione, Paolo Fontana, Massimo Tacconi e Gianpaolo Natali – aveva lanciato un appello chiedendo ai vertici di fermare la nuova A2A Energy, che sarebbe stata partecipata al 55 per cento dall’utility bresciano-milanese e al 45 dal colosso francese.
IL COMUNICATO CONGIUNTO DELLE OPPOSIZIONI IN LOGGIA
Apprendiamo con favore la notizia della scelta di A2A di interrompere le trattative con Ardian. L’appello fatto dal centrodestra bresciano nelle scorse settimane è stato accolto. Avevamo visto bene e per tempo i rischi di questa operazione avventata, figlia di logiche puramente finanziarie e avulsa dalla vocazione industriale di A2A ora e ASM prima. La società partecipata dal Comune di Brescia deve avere anche l’obiettivo di sviluppare nuovi impianti rinnovabili green nell’interesse del territorio e non di adottare una politica di acquisto di impianti esistenti senza che ci siano benefici per il sistema Paese al processo di transizione energetica. Così come non servono partnership finanziarie con fondi di investimento che rischiano di compromettere i dividendi per una società che gode di ottima patrimonializzazione e che non ha difficoltà ad accedere al sistema bancario. Rimane il rammarico per la disattenzione e il silenzio dell’amministrazione comunale che ancora una volta ha abdicato al proprio ruolo di indirizzo.
I nostri gruppi consiliari continueranno a vigilare affinché A2A valorizzi competenze e professionalità interne, nel reale interesse del territorio bresciano, evitando discutibili operazioni finanziarie e ribadendo che l’autonomia della gestione si deve sempre conciliare con l’azionista di maggioranza che è pubblico.
Lo dichiarano in una nota congiunta i gruppi consiliari in Loggia di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
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