Ha violentato ripetutamente la figlia di soli otto anni, cedendola anche agli amici del bar come fosse un oggetto perché anche questi ne potessero abusare liberamente. Così hanno stabilito i giudici nei diversi gradi di giudizio. Ma il violentatore farà nemmeno un giorno di carcere perché la giustizia è andata troppo per le lunghe.
E’ questo il clamoroso caso che sta facendo discutere l’Italia nelle ultime ore. La storia sarebbe iniziata nel 1995, dopo la separazione dei genitori: nei fine settimana in cui la piccola era affidata a lui, il padre, all’epoca 46enne, sottoponeva la figlia a ogni tipo di violenza, minacciandola di ritorsioni se questa avesse parlato. Un incubo finito solo otto anni dopo, quando l’uomo ha trovato una nuova compagna. Ma la giovane vittima ha trovato la fora di confessare soltanto in età adulta e la giustizia non ha fatto giustizia.
L’uomo – residente a Conegliano Veneto – è stato riconosciuto colpevole e condannato a dieci anni dal Tribunale di Treviso, sentenza confermata in Corte d’appello. Ma la Cassazione ha tolto una delle aggravanti, accorciando i termini della prescrizione e decretando la salvezza del presunto orco.
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