Rolfi, le donne e la bella: chi sarà il candidato del centrodestra?
(a.t.) Per la Loggia il Pd ha già un candidato da tempo, e anche qualche lista minore ha deciso recentemente di annunciare il suo portabandiera. Il centrodestra, invece, per il momento tace. Anche se sono da segnalare le sempre più frequenti prese di posizione pubbliche di due autorevoli esponenti del Carroccio: il consigliere regionale Fabio Rolfi e l’assessore Simona Bordonali.
Saranno loro a sfidare Emilio Del Bono? Per ora lo stanno facendo soltanto sui giornali, a suon di polemiche. Ma fra la Lega e il rappresentare la coalizione in Loggia (anche se ultimamente le quotazioni di Rolfi appaiono tornate in forte ascesa) ci sono diverse variabili. La prima è la questione dei tempi.
Con quale combinazione temporale si terranno comunali, regionali e politiche? Tutte su un unico turno, oppure abbinando regionali e politiche e posticipando le amministrative? Difficile dirlo, certo è che un’eventuale sincronia tra regionali e comunali (l’altra ipotesi) potrebbe scoraggiare i due esponenti del Carroccio – entrambi con ottime chance di conferma al Pirellone – dal correre senza paracadute per Brescia.
C’è poi da capire se gli alleati consentiranno alla Lega di esprimere il candidato. Oppure se lo pretederanno i “moderati”. Chiusa l’ipotesi Cavalli (che pare si sia tirato fuori dai giochi), allontanata quella del civico Francesco Onofri e mai decollata la suggestiva opzione Stefano Saglia, i nomi che circolano con maggiore frequenza nel centrodestra sono oggi quelli di due donne (oltre a Viviana Beccalossi, che potrebbe essere della partita in caso di primarie). Da una parte c’è l’ex assessore (e attuale consigliere comunale) di Forza Italia Paola Vilardi, dall’altra quello della civica (di centrodestra) Nini Ferrari, che siede in consiglio nel banco dietro alla Vilardi.
Entrambe, politicamente, sono indicate come molto vicine all’ex sindaco Adriano Paroli. A rigor di logica sarebbe proprio lui a dover sfidare Del Bono in una sorta di “spareggio” (dopo aver prima vinto e poi perso contro l’esponente del pd). Ma pare che l’ex sindaco pensi più a Roma che alla Loggia, e difficilmente ci sarà la “bella”.