Attenti ai soldi falsi, anche alle monete. E’ il nuovo allarme che arriva dal Comando Antifalsificazione dei carabinieri dopo l’operazione dei giorni scorsi, che ha portato al sequestro di circa 900 monete da due euro contraffatte, oltre alle solite banconote (da 10, 20 e 50 euro). I falsi erano interamente destinati alla cassa di una gelateria di Napoli, ed è facile immaginare che non fossero gli unici in circolazione.
L’estate, come noto, è uno dei periodi migliori per chi cerca di smerciare denaro falso. La Campania è una delle zone più calde (da lì provenivano gli spacciatori di soldi falsi presi nelle scorse ore dalle forze dell’ordine), ma quasi tutte le aree turistiche della Penisola hanno il bollino rosso: la ressa alle casse e l’afflusso di turisti che sono soliti utilizzare monete diverse, infatti, rappresentano due condizioni ottimali per i malintenzionati.
In questo quadro, secondo le informazioni dei Carabinieri, stanno diventando sempre più di moda le monete false. La resa, per i falsari, è decisamente minore, ma in compenso anche la soglia di attenzione di chi le riceve è molto più basse. E dunque è più facile farle circolare. Anche i metodi di riconoscimento, poi, sono semplici. Ma non proprio comodissimi…
Il metodo più efficace per capire se i due euro sono veri o falsi è quello di passarli al vaglio con una calamita. Le monete da 1 e da 2, infatti, sono magnetiche esclusivamente nella parte centrale, mentre il bordo è immune alle calamite. I falsari, infatti, non riescono a produrre questo effetto di magnetismo, che la Zecca ottiene grazie a un particolare procedimento (troppo costoso da replicare). Dunque le monete false o sono completamente magnetiche o non lo sono per nulla. Ma non tutti hanno una calamita a portata di mano. Un buon consiglio, dunque, è anche quello di verificare la pesantezza della moneta in confronto con altre, di esaminare la qualità delle finiture e – per gli uditi più fini – di valutarne il rumore alla caduta sul legno (indicatore della lega metallica con cui sono realizzate).
In qualsiasi caso il rischio maggiore rimane quello legato alle banconote false, in particolare i 20 e i 50 euro. Un buon metodo è quello di utilizzare le casse automatiche. Tutte (o quasi), infatti, sono dotati di sistemi di riconoscimento avanzati. Ma esistono altri accorgimenti per evitare di essere truffati. Il primo consiglio è quello di verificarle in controluce: su entrambi i lati appaiono il disegno in trasparenza (filigrana), il filo di sicurezza e il numero in trasparenza. Inoltre, muovendo la banconota, si vedrà mutare limmagine dellologramma posto sul fronte del biglietto.
Spendere consapevolmente banconote false è un reato. In caso di dubbi sulla legittimità, bisogna dunque rivolgersi ai Carabinieri, oppure farle esaminare da addetti agli sportelli delle banche commerciali o degli uffici postali o delle Filiali della Banca dItalia. Tutte queste realtà, redigono un verbale e trasmettono la banconota allAmministrazione Centrale della Banca dItalia di Roma. Qui il Centro Nazionale di analisi delle banconote le analizza: solo in caso i soldi si rivelino veri il proprietario viene rimborsato.
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