Boom di transazioni bancarie legate alle armi in Italia. E in questo fenomeno spicca il caso Banca Valsabbina. A rilevarlo è il quotidiano nazionale Repubblica, che cita la rivita Nigrizia e l’ultima Relazione al parlamento sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dellesportazione, importazione e transito dei materiali di armamento.
Secondo i dati, in un anno il valore delle transazioni bancarie legate allexport definitivo di armamenti è passato dai 4 miliardi del 2015 ai 7,2 miliardi del 2016 (+80%), con una crescita del 179% rispetto a due anni fa (2,5 miliardi di euro, nel 2014). Il primo posto della classifica spetta a Unicredit: “oltre 2,1 miliardi di euro (pari a circa il 30% dellammontare complessivo movimentato per le sole esportazioni definitive), con una crescita del 356% rispetto al 2015 (474 milioni di euro)”.
Ma per crescita percentuale – si legge – spicca “una piccola banca cooperativa del bresciano: la Banca Valsabbina. In un anno le sue transazioni armate sono cresciute del 763,8% passando dai 42,7 milioni di euro del 2015, ai 369 circa dellanno scorso”.
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