E’ stato fermato a Bucarest un 33enne italiano coinvolto nell’inchiesta della Guardia di Finanza di Brescia che a fine novembre aveva portato all’arresto di tre persone, padre e figlio di Chiari e un altro uomo a Ospitaletto, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di reati fiscali.
I quattro, secondo quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza di Brescia, sono accusati di emissione ed annotazione di fatture fittizie ed occultamento delle scritture contabili, riciclaggio dei proventi illeciti con l’aggravante della transnazionalità del reato. Secondo gli inquirenti darebbe proprio quest’ultimo arrestato il "galoppino" che portava all’estero il denaro contante da riciclare. Nel marzo 2015 l’uomo era già stato fermato al confine italo-sloveno con 145mila euro in contanti.
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