Chiari, il caso del presunto stupro di gruppo entra anche in prefettura
Il caso Chiari arriva in prefettura. Sulla presunta violenza subita da una 22enne italiana dovranno fare chiarezza i giudici. Da una parte c’è la giovane, che accusa tre profughi pakistani di età compresa tra i 22 e i 26 anni di averla violentata in un parco, dall’altra ci sono i presunti stupratori che sostengono che la giovane fosse consenziente e e che ci sia stata con lei perfino una trattativa sul prezzo. In mezzo ci sono le dichiarazioni della politica, con la richiesta degli assessori regionali Simona Bordonali e Viviana Beccalossi di castrare i colpevoli ed espellerli.
In attesa di capire chi dice il vero, il prefetto Valerio Valenti ha deciso di attivarsi convocando per oggi un tavolo provinciale pe l’Ordine e la Sicurezza a cui sono stati invitati il procuratore Pierluigi Maria Dell’Osso e il sindaco di Chiari Massimo Vizzardi “per esaminare le problematiche connesse all’episodio di grave violenza avvenuto lo scorso 10 ottobre”.
“Ho ritenuto necessario”, spiega il prefetto in una nota, “svolgere immediatamente una riflessione congiunta per approfondire sia il fatto specifico, che più in generale il tema della violenza di genere che negli ultimi tempi ha destato – anche in questa provincia – segnali di allarme”.