"Caffaro: Questa è una sfida per l’intera comunità bresciana, dobbiamo prima di tutto non derubricare la vicenda, ma farne un caso europeo e mondiale". Parole del neoeletto Sindaco Emilio Del Bono (Pd). Brescia, 29 Agosto 2013.
Inizia così il duro comunicato stampa del Movimento Cinque Stelle, che va all’attacco del sindaco di Brescia e del Pd sul caso Caffaro, proseguendo come segue.
"A 2 anni e mezzo di distanza, tenendo bene a mente che il Partito Democratico è alla guida della città di Brescia e del Paese, un bilancio sulla questione Caffaro è necessario. Il Sin Taranto e la Terra dei fuochi ricevono rispettivamente 800 e 300 milioni di euro di finanziamenti dallo Stato per la bonifica, mentre per il SIN Caffaro ZERO euro, ma l’entità del disastro bresciano non ha eguali e sono i numeri a dirlo: 7 milioni i metri quadrati di terreno contaminato, 110 mila metri quadri di terreno super contaminato fino a 30 cm di profondità sotto lo stabilimento, una falda inquinata con valori di tetraclorometano e cloroformio rispettivamente di 1000 e 500 volte i limiti di legge, 50 km di rogge contaminate, 25.000 persone esposte direttamente all’inquinamento, 500 kg di diossine (espresse in tossicità equivalente alla diossina di Seveso) dispersi nell’ambiente, 27 volte i valori dell’incidente dell’ICMESA del 10 luglio 1976. Valori di concentrazione di diossine e PCB-diossine simili nel sangue dei bresciani pari a 4 volte il valore medio della popolazione mondiale, che arriva a 30 volte per bresciani che hanno consumato abitualmente prodotti contaminati dalla Caffaro. Concentrazione di PCB nel sangue dei bresciani pari a 9,5 volte e 1,7 volte il valore registrato rispettivamente nel sangue di americani e francesi".
Per ingannare i cittadini, viene nominato un Commissario Straordinario senza portafoglio e senza competenze tecniche per fare uno piano di bonifica che, ad un anno dal suo insediamento, ancora non s’è visto.
Per ben due volte, il Comune di Brescia e il Commissario straordinario poi, hanno cercato di declassare il SIN a Sito di interesse Regionale lasciando intendere che il problema Caffaro non è così grave da dover coinvolgere il Governo del Paese.
Concludono i portavoce M5S bresciani: "Il vaso è colmo, i cittadini bresciani non possono accettare ulteriori prese in giro da un Sindaco che utilizza i temi ambientali solo ed esclusivamente per mera propaganda politica. Del Bono si dimetta oggi, non tra due anni e mezzo."
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