Con un comunicato congiunto le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil chiedono che all’incontro fissato con il procuratore generale il ministro della Giustizia ascolti anche i lavoratori e convochi i loro rappresentanti sindacali, "poiché riteniamo di avere le competenze e le conoscenze per sedere a un tavolo di collaborazione per migliorare l’efficacia e l’efficienza della Pubblica amministrazione e in particolare dell’amministrazione della Giustizia del distretto di Brescia”.
DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO:
Apprendiamo dalla stampa che Il Governo, preannunciando un incontro il 24 febbraio, ha finalmente ascoltato le grida di allarme sullo stato della giustizia a Brescia, l’ultima delle quali lanciata dal Procuratore Generale di Brescia nel corso della recente inaugurazione dell’anno giudiziario. La situazione difficile che i lavoratori della giustizia vivono quotidianamente sul nostro territorio è stata denunciata più volte negli anni dalle organizzazioni sindacali. Diverse sono state le manifestazioni e i presidi. Circa un anno e mezzo fa i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL di Brescia riuscirono a ottenere un incontro a Roma con il sottosegretario Ferri grazie all’allora ministro della giustizia Cancellieri, che a sua volta raccolse il grido d’allarme delle organizzazioni sindacali.
In quell’occasione denunciammo, dati alla mano, una realtà al limite del collasso: la mancanza di funzionari interni, il blocco del turn over, il blocco delle progressioni di carriera; quest’ultime in particolare avrebbero permesso di aumentare le competenze dei lavoratori, che oggi stanno tenendo in piedi gli uffici grazie a tante ore straordinarie non retribuite, in quanto, nel disinteresse totale del ministero, ci sono sempre stati tanti lavoratori e lavoratrici che, con grande senso del dovere nei confronti dei cittadini, hanno cercato di garantire l’amministrazione della giustizia trasparente ed efficiente. I numeri del personale assegnato a questi uffici statali decentrati sono sempre stati proporzionalmente non compatibili con la vastità e complessità del distretto di Brescia.
Il problema ha radici antiche che con l’andar del tempo è peggiorato drammaticamente e l’arrivo dei fatidici esuberi dalle provincie sono stati solo uno specchietto per le allodole visto l’esiguità del contingente arrivato con l’ultima mobilità.
La situazione è abbastanza complicata più o meno in tutti gli uffici dell’amministrazione della giustizia per mancanza di personale, ma la situazione del distretto di Brescia, che ricordiamo comprende Bergamo, Cremona; Crema e Mantova, è al collasso.
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