L’emergenza cromo è finita, con la depurazione delle acque da parte di A2A che ha permesso di azzerare la concentrazione di cromo nell’acqua, ma resta il pericolo falda, pesantemente inquinata da fonti che continuano ad immettere veleni, come ha chiarito un recente studio dell’Arpa.
Sono serviti 4 milioni di investimento per depurare le acque bresciane dal cromo. Orta però gli sforzi si dovranno concentrare su un problema annoso come quello dello scarico illegale di sostanze tossiche da parte di alcune aziende che hanno portato ad un’alta concentrazione di veleni nella falda bresciana. Il problema non riguarda solo la salute ma anche i costi per tutti i cittadini visto che per depurare la falda servono diversi milioni di euro come ha dimostrato il caso del cromo.
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