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Regione, l’emendamento Rolfi toglie i fondi agli albergatori che ospitano profughi

“D’ora in avanti contributi, finanziamenti agevolazioni e qualsiasi altro beneficio di carattere regionale per alberghi e strutture turistiche sarà dato esclusivamente a coloro che hanno scelto di non ospitare gli immigrati sbarcati illegalmente nel nostro Paese”. Così Fabio Rolfi, vice capogruppo del Carroccio e firmatario dell’emendamento alla riforma del turismo in materia di strutture ricettive, ha commentato l’approvazione dell’emendamento (“i contributi di cui al comma 1, nel caso i richiedenti siano strutture ricettive alberghiere e non alberghiere ai sensi della presente legge, possono essere concessi esclusivamente qualora il fatturato o il ricavato della attività recettiva degli ultimi 3 anni sia integralmente derivante dall’attività turistica. Nel fatturato o ricavato non sono computate le entrate relative ad attività conseguenti a calamità naturali o altri eventi determinati da disastri naturali o incidenti di particolare rilevanza o altresì in esecuzione di specifici provvedimenti coattivi.” )

“Abbiamo sentito parole polemiche dal Partito democratico – prosegue Fabio Rolfi – che come di consueto strumentalizza e cerca di monopolizzare concetti come solidarietà e umanità, che con il nostro emendamento non c’entrano nulla. Se i signori del Pd avessero letto nel dettaglio il testo avrebbero compreso che ci si limita a ribadire un principio sacrosanto: i soldi dei lombardi, che servono a finanziare il turismo, devono essere utilizzati solo per questo tipo di attività. Vogliamo quindi favorire chi non ha lucrato sul profittevole business dell’immigrazione, trasformando le propria struttura in un centro d’accoglienza, attirato dal facile guadagno. Chi decide di fare altro dovrà dire addio ai contributi regionali, con buona pace della sinistra. ”

“Nello specifico – spiega il consigliere leghista Pietro Foroni – i contributi ‘possono essere concessi esclusivamente qualora il fatturato delle attività degli ultimi 3 anni sia integralmente derivante da attività turistiche’. Si tratta di una misura forte e concreta che vuole rappresentare una grande discontinuità con il passato, che farà in modo che le strutture ricettive in Lombardia, magari costruite anche grazie a finanziamenti pubblici, siano riservate unicamente all’attività turistica.

Siamo basiti davanti alle sterili e strumentali polemiche del Pd e con questo provvedimento abbiamo dimostrato di credere in chi fa realmente attività turistica e non ha scelto facili accordi con i prefetti – conclude Foroni – per eliminare il rischio di impresa”.

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Redazione BsNews.it

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