“Esselunga lancia una scialuppa di salvataggio agli operai della Stefana”. Così il Sole24Ore annuncia la proposta dell’azienda di Bernardo Caprotti per salvare il futuro della Stefana i cui bilanci sono in rosso dalla fine del 2014 e i cui 608 addetti (occupati in quattro diversi stabilimenti) sono a casa da Natale.
In realtà il 18 agosto scorso in Tribunale era stata depositata una nuova offerta per il gruppo siderurgico che è stata ammessa alla procedura di concordato preventivo in continuità. La proposta di Esselunga, invece, è ben diversa e riguarda la possibilità di realizzare nell’area di Ospitaletto, ritenuta strategica per la vicinanza con l’A4, la Brebemi e le tangenziali, un centro di distribuzione logistica. Caprotti ci aveva già provato negli anni scorsi ad Azzano Mella, ma senza successo.
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