Lancini (Ln) attacca la Cgil: ormai è il sindacato degli immigrati

«Vedo che dalla Cgil bresciana arriva l’unica nota stonata in merito alla notizia, per fortuna subito smentita, di possibili denunce da parte della Questura per quei sindaci che difendono le proprie comunità». Questo il commento di Oscar Lancini alle dichiarazioni rilasciate dal segretario della Camera del Lavoro di Brescia e presidente della cooperativa “Puerto Escondido – L’altro”, Damiano Galletti, il quale ha dato mandato all’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (Asgi), di valutare possibili presupposti per un’azione legale nei confronti di alcuni sindaci appartenenti a quello che è stato definito il fronte anti-immigrazione.

 

«Senza incaricare nessun investigatore – ha dichiarato Lancini – ho fatto una piccola indagine e ho scoperto che il Segretario della CGIL di Brescia Damiano Galletti sta operando in prima persona nella gestione dell’accoglienza dei presunti profughi. Infatti Galletti è presidente della Coop. Puerto Escondido che si occupa proprio di accoglienza profughi ed è partner ufficiale della CGIL insieme alla Fondazione Guido Piccini, la quale ospita guarda caso 14 africani». «Ma non è tutto – prosegue Lancini -, è infatti difficile non riportare alla mente lo sportello che proprio il sindacato CGIL ha aperto a Tunisi con lo scopo di fornire ai cittadini del Nord Africa tutte le indicazioni su come venire in Italia. La CGIL, che dovrebbe difendere gli interessi dei lavoratori italiani, apre il suo sportello per stranieri in Tunisia – sottolinea Lancini – e poi in Italia si apparenta con le cooperative che danno ospitalità agli stessi immigrati. Tutto ciò, come risaputo, viene sostenuto da consistenti elargizioni pubbliche che prevedono lo stanziamento di 35 euro al giorno per ogni immigrato ospitato. Quindi conteggiando i 30 clandestini in carico alla Fondazione Puccini e alla Coop. Puerto Escondido, ci sono in ballo circa 1.050 euro al giorno, 31.500 euro al mese e ben 378mila euro l’anno di fatturato complessivo». E quando qualcuno si permette di obbiettare su questa solidarietà a suon di euro scattano immediatamente le minacce e le denunce del braccio “armato” legale della Cgil l’ASGI Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione.

 

«Non ci rimane – conclude Lancini – che ringraziare la Cgil per il suo costante impegno sempre meno a difesa dei lavoratori italiani e sempre più in difesa di chi italiano non è. Ormai mi pare più il sindacato degli stranieri e non dei lavoratori come dovrebbe essere. La solidarietà non ha prezzo perchè in teoria dovrebbe essere gratuita».

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Redazione BsNews.it

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