In un solo mese 36.500 euro. In vigore dal 1° giugno, la tassa di sbarco sull’isola del Sebino ha portato nelle casse del comune una cifra considerevole, che non verrà utilizzata per altri scopi se non la valorizzazione del territorio.
Il bilancio del primo mese di tassa, pagata direttamente tramite il biglietto di navigazione, è positivo, in linea con le più rosee aspettative. La cifra incassata, assieme a quella dei prossimi mesi del 2015, sarà utilizzata per la posa di nuovi cestini per i rifiuti, per la manutenzione dei sentieri e per il rifacimento dell’arredo urbano deteriorato. Per il 2016 l’idea è quella di occuparsi degli abitati di Masse, Olzano, Menzino e del Porto di Siviano, per il 2017 di Siviano, Senzano e Sensole. Il sogno del comune? La realizzazione di un laboratorio per la lavorazione e l’essicazione del pesce tipico di Montisola, la sardina, presidio tutelato da Slow Food.
(red.)
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