Sarà in vigore ancora fino al 2016 il divieto di vendita e consumo delle anguille pescate nel lago di Garda. Lo ha deciso il ministero, prorogando una decisione presa nel 2011, perchè dalle analisi dell’istituto zooprofilattico di Teremo su 20 anguille del Garda pescate sulla sponda bresciane e su quella trentina, si sono rilevati elevati livelli di diossine e pcb, valori considerati pericolosi per l’uomo. Come ricorda il Corsera, a quanto pare le diossinesi depositano con più facilità nelle carni grasse delle anguille che nuotano sul fondo del lago, dove negli anni si sono depositati olii industriali contenenti Pcb.
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