Un incantevole borgo, ricco di storia, stretto nella morsa tra una frana che incombe pericolosamente sull’abitato e un’inchiesta che giungerà presto a processo. A due anni dall’avvio delle indagini scattate a Campione del Garda con una perquisizione della Guardia di Finanza sono giunte ieri le richieste di rinvio a giudizio per addirittura 20 tra amministratori, tecnici ed imprenditori: le accuse vanno da lottizzazione abusivaade di abuso d´ufficio.
Il pm Silvia Bonardi ha spedito nelle mani del gup, Carlo Bianchetti, il destino delle persone coinvolte, il prossimo 6 leglio si saprà quante di loro andranno effettivamente a processo. Tra loro c’è anche l’ex sindaco di Tremosine Diego Ardigò che ieri non ha fatto mancare un commento a caldo molto polemico, riportato stamane sulle colonne del quotidiano Bresciaoggi:
"L´inchiesta è un attacco politico ad amministratori locali che hanno cercato di risollevare il borgo di Campione dal caos, dal degrado e dall´abbandono di edifici disabitati da decenni diventati il regno di spacciatori e tossicodipendenti. Forse a qualcuno andava bene così? Come mai la responsabilità della portata di un intervento del genere è additata ai soli amministratori locali? Secondo me è incomprensibile che nessuno dei tecnici degli enti che hanno preso parte alle varie conferenze dei servizi preliminari non sia stato coinvolto. E mi riferisco a funzionari di enti come Soprintendenza, Regione, Provincia, tecnici della Comunità Montana e agli stessi uffici tecnici comunali. Il progetto è passato anche sotto la lente di Demanio, Asl e Vigili del fuoco. Osservazioni sì, tante, ma nessuno di questi ha mai detto che il progetto di riqualificazione urbana a Campione stava violando la legge".
(red.)