Era ubriaco, talmente ubriaco che quando ha chiesto al barista altre due birre questo si è rifiutato di dargli ancora da bare.
Da quel momento il 34enne albanese non ha più capito nulla e, tirato fuori un coltello da cucina con una lama da 20 centimetri l’ha puntato contro il barista ferendolo prima alla guancia e poi all’orecchio. E non si è fermato. Uscito dal locale l’uomo ha preso in mano una fioriera e l’ha scaraventata contro la vetrina del bar – la Matica di via Chiusure – che è andata in mille pezzi per poi raccogliere alcune pietre da terra e danneggiare prima la Mercedez classe C del proprietario del bar e infine l’auto di un ignaro cliente.
A quel punto l’arrivo dei carabinieri, guidati da Giulio Pisani, che si sono trovati di fronte un uomo completamente ubriaco , a petto nudo e sporco ovunque di sangue. Alla vista dei militari l’albanese ha tentato la fuga a piedi durata poche centinaia di metri, il tempo per i carabinieri di raggiungerlo e dopo una breve colluttazione, arrestarlo.
L’uomo, che aveva già precedenti, è stato accusato di tentato omicidio, danneggiamento aggravato, porto di armi e oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale. E’ stato processato per direttissima e il giudice ha disposto la misura di custodia cautelare in carcere.
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