Siamo al teatro dellassurdo, purtroppo non è la prima volta e temo non sarà neppure l’ultima. Queste le prime parole del vice capogruppo della Lega Nord in regione Lombardia Fabio Rolfi in merito al pronunciamento del Tribunale di Brescia sugli assegni familiari agli stranieri che hanno stabilito legittimo concederli anche a quelli i cui famigliari sono tornati in madre patria.
Dichiarare legittimo attacca Rolfi percepire un assegno familiare per parenti a carico, quando questi non vivono nemmeno in Italia, e pertanto non sono più un costo per il lavoratore immigrato, significa spianare la strada a migliaia di richieste di sussidio. È paradossale e costituisce di fatto un privilegio esclusivo assegnato solo agli immigrati. Basta ragionare sulle cifre per rendersene conto, se costoro dovessero avere ad esempio 10 figli in patria cosa accadrebbe? Probabilmente non ci si rende conto delle conseguenze pratiche di una simile decisione.
“Cgil e associazioni immigrazioniste prosegue Rolfi puntano a svuotare le casse dell’INPS per i nuovi assistiti, introducendo, grazie a certa magistratura imbevuta anch’essa di ideologia terzomondista, palesi discriminazioni verso gli italiani. Come sempre a portare avanti la baracca e a pagare sono i cittadini, che si ritrovano ogni giorno con meno diritti, il tutto per ottemperare alle assurde pretese degli ultimi arrivati, spalleggiati da coloro che per fame di consenso non si fermano davanti a nulla.
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