di Elisabetta Bentivoglio – Più di duemila euro al giorno per una consulenza finita male. Si arricchisce di una nuova puntata lo scontro tra una parte dell’opposizione – Forza Italia, Lega Nord e M5S – e l’assessore ai servizi sociali del Comune di brescia, Felice Scalvini. Dopo l’ennesima richiesta di dimissioni, il consigliere di Forza Italia, Giorgio Maione, ha sganciato una nuova “bomba” pronta a far tremare l’Assessorato. Secondo quanto racconta Maione l’Assessorato guidato da Scalvini avrebbe infatti pagato “una consulenza di 6400,79 euro avente come oggetto l’elaborazione dello studio di fattibilità e la predisposizione di un report sugli indicatori d’impatto sociale per la presentazione del Bando Cariplo Città del Noi”. Bando che metteva a disposizione oltre 2 milioni di euro ma che il Comune ha perso per “non aver indicato le realtà beneficiarie dei servizi”.
Oltre a chiedersi “perché sia stato affidata una consulenza di tal genere e che benefici abbia portato al Comune”, l’avvocato Maione ha scoperto che “il consulente è una giovane promessa del Pd Veneto, Paolo Tognon, segretario dei Giovani Democratici di Padova”. Ma non è tutto. “Siamo ancora più stupiti nel vedere che per attribuire tale incarico non sia stato fatto alcun bando pubblico come richiesto dalla legge – attacca Maione – ma si sia stato nominato in fretta e furia tre giorni prima della scadenza del bando per giustificare il mancato ricorso alla selezione pubblica per la scelta del miglior curriculum, quando il Comune era a conoscenza del bando dall’11 aprile del 2014, ben otto mesi prima”. A quanto pare lo stesso Tognon, come dichiara lui stesso nel suo Curriculum Vitae, “era presente presso l’Assessorato ai servizi sociali del Comune di Brescia impiegato a svolgere la funzione di assistente dell’assessore e del dirigente fin dal maggio 2014”. A quanto pare quindi la consulenza del giovane democratico è servita solo per tre giorni (dal 26 novembre al 28 novembre), pagata oltre duemila euro al giorno, per la precisione “ 2133,60 euro al giorno o circa 89 euro all’ora”, calcola Maione.
Da qui le domande vlutamente provocatorie rivolte al sindaco Del Bono: “Non era meglio magari affidare l’incarico a qualche giovane laureato della nostra città o svolgere una selezione dove chiamare le migliori giovani menti? – e ancora -. Non era meglio risparmiare questi 6.400 euro e destinarli ai tanti bisogni che ogni giorno i servizi sociali incontrano nella nostra città? – e infine l’affondo politico – Dove è la trasparenza, la spending rewiew, la meritocrazia e la sobrietà della Giunta del Bono?”. Queste le domande. Non resta che attendere le risposte.
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