“Le domande di sanatoria a Brescia sono già state esaminate e respinte nell’80 per cento dei casi. Il Comune ora si fa portavoce dei clandestini che hanno messo a ferro e fuoco la città e chiede al Ministero un riesame delle domande. Si tratta di una situazione davvero inaccettabile, perché fa passare un messaggio sbagliato: a Brescia basta insultare autorità e Forze dell’ordine per ottenere deroghe alle normative vigenti. Io credo invece che tutti gli extracomunitari che sono stati certificati come clandestini non debbano avere un’ulteriore possibilità di sanatoria, ma debbano essere immediatamente espulsi dal territorio nazionale”. Con queste parole l’assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia ha commentato la decisione del Comune di Brescia di chiedere il riesame delle domande di sanatoria respinte.
“Su 5222 domande ne sono state approvate solo 1131 – ha concluso l’assessore – e questo significa che 8 immigrati su 10 sono clandestini. Stupisce come la Giunta comunale si spenda in spedizioni romane per difendere le istanze di queste persone e non per tutelare i diritti dei tanti Bresciani in difficoltà”.
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