Con un divorzio alle spalle, da tempo disoccupato, ora è stato anche sfrattato. La vita del signor Antonello, 54enne di Villa Carcina, già di per sé difficile, da lunedì lo è diventata ancor di più visto che ha iniziato a dormire nel cimitero del suo paese.
Ieri mattina all’esterno del Camposanto, Marsilio Gatti, esponente di Rifondazione comunista, ha raccontato la triste situazione che sta vivendo l’amico Antonello, chiamando in causa i Servizi sociali che a detta sua dovrebbero far di tutto per risolvere il problema. Come raccontato sulle colonne di Bresciaoggi, però, il Comune, tramite l’assessore ai Servizi sociali Mori Cadei rigetta ogni accusa spiegando anzi che è lo stesso 54enne a non permettere che lo si aiuti: «L’appartamento in cui ha vissuto per oltre un anno è di proprietà della cooperativa Aquilone e funziona per le emergenze. Gli sono stati proposti progetti occupazionali e un appartamento dell’Aler, che ha rifiutato perchè troppo vicino alla casa della sua ex moglie. Lo seguiamo da cinque anni ormai ma non vuole seguire le regole e non possiamo aiutarlo oltre».
(Red.)
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