di Elisabetta Bentivoglio – Con la delibera di indirizzo approvata quest’oggi all’unanimità dalla Giunta, la Loggia ufficializza il viaggio che Brescia, a partire dal 2016, intraprenderà per aumentare il livello della raccolta differenziata (oggi ferma al 38 per cento) e portarla al 65 per cento. Ma non solo. Il percorso, perché di questo si tratterà, punta anche ad un altro traguardo altrettanto importante e difficile: arrivare al 50 per cento dei rifiuti trattati da riciclare.
Obiettivi significativi che però non sembrano spaventare la Loggia che il prossimo 16 marzo si riunirà in Consiglio per l’approvazione definitiva della delibera. A quel punto Aprica, la società che gestisce il ciclo dei rifiuti in città, avrà 40 giorni di tempo per adottare la delibera e stendere il piano operativo. Piano che dovrebbe seguire le indicazioni già espresse dalla stessa Aprica nella relazione consegnata qualche mese fa alla Loggia e nella quale indicava come miglior metodo di raccolta quello combinato tra cassonetti a calotta (dove verrà conferito l’organico e l’indifferenziato) e porta a porta (per il vetro, la plastica e la carta).
“Sarà un passaggio graduale – fanno sapere il sindaco Emilio Del Bono e l’assessore all’Ambiente, Gianluigi Fondra – nel quale partiremo da alcuni quartieri pilota per poi estendere gradualmente la raccolta differenziata a tutto il resto del territorio cittadino”. Questo per due motivi: “Innanzitutto potremo monitorare l’andamento del conferimento ed eventualmente aggiustarlo in corso d’opera apportando le modifiche del caso – spiegano – inoltre, consentirà ai cittadini di modificare le proprie abitudini di conferimento in modo graduale e a noi di studiarne l’andamento per arrivare al più presto ad applicare tariffe puntuali”.
Dopo 6 commissioni dedicate e 3 visite ad impianti di riciclo, la Loggia ha voluto ascoltare anche il parere dei quartieri e per farlo si è affidata alle relazioni dei presidenti dei neonati Consigli di Quartiere. “Crediamo nel metodo della partecipazione attiva dei cittadini alle decisioni e, seppur non abbiamo ricevuto posizioni nette su quale sia il metodo preferito di raccolta, abbiamo ricevuto tanti consigli e suggerimenti che ci saranno utili per indirizzare la raccolta di quartiere in quartiere”, chiarisce l’assessore Fenaroli. Anche le isole ecologiche per il conferimento dei rifiuti speciali aumenteranno e passeranno dalle attuali cinque a sette, “affiancate da depositi di tutti quei rifiuti che per qualcuno sono tali e che per altri potrebbero diventare oggetti da riutilizzare”. Insomma quello deliberato oggi dalla Loggia appare sì un cambiamento di rotta, “ma senza trauma – precisa Del Bono -. qualche sforzo lo chiederemo ai cittadini e alle aziende ma in questo 2015, oltre a monitorarne il comportamento organizzeremo anche una vera e propria campagna di informazione e formazione per educarli al cambiamento, rivolta in particolar modo alle categorie più difficili, quali anziani ed stranieri”.
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