Se l’acqua erogata dai rubinetti allacciati all’acquedotto comunale cittadino può dirsi ormai sicura, all’indomani dei lavori di abbattimento del cromo esavalente tramite speciali trattamenti chimici con solfato ferroso (leggi la notizia), lo stesso non si può dire di quella dei pozzi privati. La campagna di rilevazione promossa dall’Asl e dal Comune nei giorni scorsi ha evidenziato il superamento del limite dei 50 microgrammi per litro di cromo in quattro pozzi situati nella zona sudovest della città, in via Case Sparse a Folzano, in via Berter e in via Noce.
300, 136, 111 e 85 microgrammi per litro, queste le concentrazioni evidenziate, che hanno portato all’immediata chiusura dei pozzi privati resa possibile da una ordinanza «contingibile-urgente» del sindaco. Per due delle famiglie che possiedono questi quattro pozzi il provvedimento comporterà parecchi disagi visto che non sono allacciate all’acquedotto comunale. Disagi comunque preferibili al consumo di acqua contaminata da cromo esavalente.
Nell’intera città i pozzi domestici di privati cittadini sarebbero, secondo la stima del Comune, circa 300. L’obiettivo è quello di analizzarli tutti.
(Red.)
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