Grazie a una terza frazione giocata con grande lucidità e fermezza, l’An Brescia supera il primo ostacolo nella Final Four di Coppa Italia: a Sori, nella semifinale contro lo Sport Management, i ragazzi di Sandro Bovo s’impongono per 7 a 4 (1-1, 2-2, 3-0, 1-1, i parziali). Come previsto, il match con la formazione veronese si è rivelato una dura prova, con i rispettivi reparti arretrati a primeggiare sugli attacchi per oltre due tempi: poi, intorno alla metà del terzo periodo, la determinazione e l’efficacia offensiva dell’An hanno avuto la meglio, con tre reti consecutive (nell’ordine, Valerio Rizzo in parità da posizione 1, Alessandro Nora e Willy Molina, entrambi in superiorità) e con la porta bresciana rimasta inviolata per più di un tempo e mezzo. Un allungo decisivo, quello dei biancazzurri, costruito con tanta grinta, con la pazienza necessaria a non sprecare palloni e con la consapevolezza nei propri mezzi e nelle proprie qualità. Tutto questo davanti a un avversario di livello, capace di creare grossi problemi fino al break di Rizzo e che, poi, però non è stato in grado di tenere il passo. Un’An, dunque, che esce alla distanza davanti a una compagine davvero ostica, con il mancino Nora tornato nel ruolo di ottimo finalizzatore delle trame costruite dalla squadra (con 3 reti, è il numero 8 bresciano il miglior realizzatore della serata). Un altro importante passo è stato fatto e ora tutta la concentrazione va sulla sfida di domani col Recco.
«Almeno fino a metà gara – commenta in vice presidente dell’An, Alessandro Morandini -, non abbiamo espresso il ritmo di gioco che è nelle nostre corde; nel terzo tempo, però, siamo stati quasi perfetti e non c’è stato scampo per lo Sport Management. Come sempre, molto bene la difesa con solo due reti prese in undici inferiorità e con i loro attaccanti Filipovic, Bini e Razzi, completamente all’asciutto; da parte nostra, molto importanti sono stati i tre gol di Nora, così come la segnatura di Rizzo. Nel momento topico della partita, è venuta fuori la nostra incisività offensiva e questo è senz’altro un ottimo segnale per la gara di domani: sappiamo che sarà una battaglia e siamo pronti a lottare col coltello tra i denti. Spiace aver visto le tribune mezze vuote, soprattutto per quel che riguarda il pubblico più giovane: speriamo di vedere più gente domani».
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