(e.b) Nell’attesa dell’udienza fissata dal Tar per domani sul ricorso presentato dai rom contro la decisione del Comune di sgomberare il campo nomadi di recente insediamento in via Labirinto, un gruppo di cittadini della zona ha raccolto 140 firme per opporsi allo stanziamento rom. Il Tar si era pronunciato prima delle vacanze natalizie, il 15 dicembre scorso, quando con un decreto monocratico d’urgenza aveva congelato lo sgombero annunciato dal Comune.
Secondo il Tar infatti il mini-accampamento – su terreno regolarmente acquistato dai nomadi – non doveva essere sgomberato per la presenza di minori malati e in età scolare.
Nella petizione presentata ieri, mercoledì 7 gennaio, dal primo firmatario, Giacomo Lini, i cittadini chiedono invece che “il campo nomadi venga rimosso”. Le motivazioni? Sono molteplici. “Innanzitutto per la sicurezza delle nostre famiglie – scrivono nella petizione – ma anche per le condizioni di indigenza in cui vivono i rom presenti nel campo – che a quanto si legge sarebbero – già state giudicate tali dall’Asl intervenuta a verificare lo stato e le norme igienico sanitarie”. Inoltre, i firmatari fanno sapere che “l’area non ha le caratteristiche abitative essendo terreno agricolo, area interessata dall’inquinamento da Pcb e non utilizzabile per insediamenti civili”.
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