Aveva 21 anni Naires Berardi quando, quel 17 settembre 2001, a Vallio Terme, uccise con due coltellate il padre Andrea Berardi, 47 anni. Senza una ragione apparente all’inizio, si scoprì poi che da anni madre e figlia vivevano nel terrore di questo "padre padrone" e che la ragazza aveva agito presa dalla paura e dalla disperazione di vedere sua madre uccisa da un uomo che le teneva costantemente sotto minaccia. Assolta in primo grado, perché incapace di intendere e volere, Naires fu poi condannata in Appello e in Cassazione a 9 anni e quattro mesi. Oggi, però, a 13 anni da quel fatto, è stata completamente riabilitata dal punto di vista penale. Il Tribunale di Sorveglianza di Brescia che ha accolto la richiesta del suo legale, Marino Colosio, e ha estinto le pene accessorie e ogni altro effetto penale della condanna. Questo significa che oggi Naires, che lavora come cassiera in un supermercato, potrà riacquisire i diritti persi, cioè votare, rientrare in possesso del passaporto e partecipare a bandi pubblici.
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