Categories: Cronaca

Profughi, comuni a rischio precettazione. Rolfi (LN): inaccettabile

21 lunedì, poi altri 23 la scorsa notte: ma sono oltre 300 i profughi che arriveranno a Brescia, all’interno del progetto nazionale «Mare Nostrum». La Prefettura ha lanciato così appello alle 206 amministrazioni comunali bresciane e nell’incontro a palazzo Broletto è stata valutata l’ipotesi di adottare «provvedimenti straordinari». Cioè la Prefettura potrebbe, scrive il Bresciaoggi, requisire «strutture provinciali idonee e di immediata utilizzabilità», e ordinare agli enti di farsi carico di nuclei ristretti di persone.

In merito alla notizia di ricorrere alla precettazione dei Comuni per obbligarli a dare ospitalità ai profughi in arrivo dal sud Italia, è intervenuto il vice capogruppo della lega Nord in regione Lombardia, Fabio Rolfi.

"Si tratta di una minaccia inaccettabile – afferma Rolfi – da Stato autoritario, che lede ogni prerogativa di autogoverno delle comunità locali e contro cui ci opporremo in tutti i modi. Anzitutto le prefetture farebbero bene a ricordare che gli amministratori del territorio sono eletti dal popolo, al contrario di certi funzionari statali; non si tratta di un principio astruso, calpestabile a seconda delle contingenze o dei capricci di Roma, ma semplicemente della regola base della democrazia. In secondo luogo I sindaci fanno bene a rifiutare l’ospitalità, trattandosi di uno spreco colossale di soldi pubblici che determinerà conseguenze pesanti anche sui già dissestati bilanci comunali. Chi in passato ha accolto questi presunti clandestini come conosce molto bene quali conseguenze l’accoglienza a oltranza porta per una comunità locale. Va ribadito con forza che è il buonismo fallimentare dello Stato italiano, che per mezzo dei governi Letta-Renzi e attraverso l’operazione Mare Nostrum, ad aver creato questa emergenza, trasformando di fatto l’Italia nel Paese più facile da raggiungere per tutti gli immigrati del mondo; una specie di enorme campo profughi a cielo aperto." "Se lo Stato-colabrodo italiano non sa più dove mettere questa gente, anziché calpestare i Comuni e la democrazia o peggio alimentando il business di qualche albergatore decotto, può sempre utilizzare le prefetture e i lussuosi appartamenti esistenti al loro interno. In questi ambiti- conclude Rolfi -, il cui mantenimento tanto per cambiare grava a caro prezzo sulle spalle dei contribuenti, lo spazio certamente non manca.”

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Redazione BsNews.it

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