Con l’assemblea odierna la governance di A2A è passata dal vecchio sistema duale al nuovo tradizionale che ha portato alla nomina del nuovo consiglio di gestione della partecipata. Tre le liste presentate rispettivamente dai Comuni di Brescia e Milano (che con il 79,34% dei voti ha portato in consiglio 9 membri), da Assogestioni (11,94% dei voti e due membri in consiglio) e Tassara (8,4% di voti e un membro in consiglio) in 12 siederanno nel nuovo cda del gruppo.
Precisamente, per il Comuni di Brescia e Milano sono stati nominati Giovanni Valotti, candidato alla presidenza, Giovanni Comboni, candidato alla vice presidenza, Luca Camerano, indicato dai comuni di Milano e Brescia come a.d., Stefano Cao, Elisabetta Ceretti, Michela Castelli, Fausto di Mezza, Stefano Pareglio e Antonio Bonomo, Luigi De Paoli e Dina Ravera (lista Assogestioni) e Mario Cocchi (lista Tassara).
Il compenso complessivo per il cda sarà di 960mila euro, vale a dire 80mila euro a consigliere, a cui dovrà essere sommata la remunerazione specifica, e ancora da decidere, per la carica di presidente e di amministratore delegato. Per decidere, i Comuni di Brescia e Milano hanno dato come indicazione la “morigeratezza”
Sarebbe opportuno che i consiglieri non siano pagati, 80 mila euro senza far niente fanno comodo e tutti questi soldi li paghiamo noi cittadini con le bollette salate, personalmente vi manderei in miniera a guadagnare con duro lavoro. L'Italia va male perché prendete troppi soldi senza investire niente del vostro !!! Tanto dovevo !!!!
Più che l’appello oggi alla morigeratezza delle remunerazioni, poteva contare ieri l’appello alla scelta esclusiva di professionalità eccellenti e tutte di profilo manageriale nonchè del settore specifico. Questo serve oggi ad A2A. E’ chiedere troppo, lo sappiamo. Come troppo sarebbe pretendere ogni tanto un rappresentante dei piccoli azionisti, comunque coinvolti nei destini di A2A almeno tanto quanto Romain Zaleski che in A2A ha portato Mario Cocchi, il suo numero uno in Tassara nonchè già consigliere di Edison.
La partitocrazia impera: Si autogenera e conserva premiando gli affiliati, con remunerazioni che mai guadagnerebbero con le aleatorie capacità professionali. A NOI tocca subire gli aumenti delle tasse, per poter pagare i laici, costituzional-democr atici,resistenzial-a ntifascisti, novelli Dulcamara,alla guida di carrozzoni dorati.