Bulli, anche pericolosi: minacciavano i loro compagni, anche a suon di botte per farsi consegnare telefoni cellulari che poi le vittime dovevano ricomprarsi dagli stessi. Succede all’Itis di Vobarno: come riporta il Bresciaoggi i ragazzini ricattati impegnavano le loro paghette settimanali per poter riavere il cellulare. A fermare la situazione i carabinieri: in arresto tre baby bulli minorenni. Le vittime sono rimaste a lungo in silenzio, per paura di ritorsioni o per la vergogna. Ma i genitori, insospettiti dal comportamento dei figli, hanno dato il via all’indagine che, con la collaborazione di alcuni insegnanti dell’istituto scolastico superiore di Vobarno, ha fatto poi luce sull’accaduto. Alcuni ragazzini vittime hanno ammesso i soprusi subiti ed è scattata la prima segnalazione in caserma. Il tribunale per i minori di Brescia ha disposto che i ragazzini venissero affidati ai genitori in attesa degli interrogatori, previsti per lunedì.
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