L’unica notizia uscita dall’incontro super blindato tra Giampiero Manenti di Mapi Group e il presidente del Brescia calcio Gino Corioni è che il primo indossava una giacca beige. Troppo poco per chi da giorni è appostato davanti a villa Corioni in attesa di una risposta, un cenno, un bonifico bancario.
Il dirigente della Mapi è arrivato davanti al cancello di casa Corioni intorno alle 10 del mattino. Dopo essersi chiuso in casa con il presidente, i due sono usciti dopo un’ora andando ognuno per la propria strada. Corioni aveva fretta di raggiungere i suoi ragazzi prima della partenza per Lanciano, mentre Manenti e i suoi collaboratori hanno fatto una tappà caffè in un bar di via Padana Superiore, a poche decine di metri dall’entrata di Ubi Banca.
Qualcuno ha pensato, o sperato, che la sosta al bar fosse la tappa preliminare all’entrata in Ubi, dove la Mapi ha aperto due conti correnti sui quali avrebbe dovuto confluire la prima trance di pagamento per l’acquisto del Brescia calcio, ma così non è stato. Alle 12,40 la Skoda di Manenti è sfrecciata in direzione autostrada A4 e con lei anche le speranze di concludere l’affare.
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