Movimento 9 dicembre, sotto Equitalia Castellini (Forza Nuova) brucia la sua cartella esattoriale

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Ieri mattina il «Movimento 9 dicembre», è partito dal presidio dell’Ortomercato per arrivare sotto gli uffici di Equitalia. Un centinaio di manifestanti sono andati in corteo lungo via Orzinuovi, via Dalmazia, via Don Bosco e via Cefalonia: la protesta ha avanzato le medesime richieste che hanno portato al blocco delle settimane passate: stop retroattivo dei provvedimenti di Equitalia, congelamento del debito pubblico, uscita dall’euro, nuove elezioni. Il corteo, che è arrivato intorno alle 11 davanti alla sede di Equitalia, ha visto anche la partecipazione di Forza Nuova. Il coordinatore forzanovista per il nord Italia Luca Castellini ha bruciato una sua cartella esattoriale dichiarando: "Il coraggio di un Popolo che si vuole riprendere il futuro, passa obbligatoriamente dalla ribellione, dal rifiuto dell’imposizione e dalla lotta strada per strada; solo così un Popolo può essere padrone del proprio destino".

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5 Commenti

  1. 9 dicembre? vediamo un po’ che rimane ora..
    castellini di forza nuova che brucia la cartella esattoriale, boscolo (di casapound) che parla al megafono e rilascia dichiarazioni a teletutto come coordinatore unico…
    proprio apolitici siete.
    meno male che non siete più di 50.

  2. Grande coraggio quello di Castellini: brucia pubblicamente la sua cartella esattoriale. Ora stoicamente subirà le conseguenze, equitalia applicherà le sanzioni e Castellini pagherà il doppio o il triplo. Proprio un bel successo.

  3. Caro utente "Luca Tirandi" avresti preferito Umberto della radio…dai dicci la verità :preferivi Umberto del movimento "diritti per tutti"……Siete PATETICI. Continuate così , ad aiutare solo clandestini e "fratelli migranti" me a farVi le pippe parlando di lotta di classe e del "compagno Sante"….

  4. Siamo di fronte ad un nuovo sponsor dell’evasione fiscale che sottraendo 200 miliardi di euro all’anno ha affamato gli italiani ed impoverito il paese?

  5. Il richiamo o l’evocazione di parole come rivoluzione, rivolta sembra non fare paura ai nostri governanti che si barcamenano concentrandosi solo sulla legge elettorale: la prossima volta andrà a votare meno del 70% degli aventi diritto, ma a lorsignori questo non importa perchè stanno preparando un meccanismo (doppio turno di coalizione in collegi uninominali) che spalancherà le porte non alle larghe ma alle larghissime intese: quindi, non cambierà nulla perchè non vogliono cambiare nulla. Le sacrosante analisi del commentatore nizar smuovono le coscienze, ma sarà dura andare oltre.

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