Non tardano ad arrivare i primi commenti sull’arresto del sindaco di Adro Oscar Lancini, per il reato di turbativa d’asta dovuto al presunto aiuto che Lancini avrebe dato a imprese amiche favorendole in gare d’appalto. Luigi Lacquaniti e Titti Di Salvo (SEL) commentano " Nel pieno rispetto delle prerogative della magistratura e della presunzione di innocenza di Lancini, spero che Adro possa tornare ad essere famosa per la qualità del vino prodotto…"
DI SEGUITO IL COMUNICATO INTEGRALE
Gli arresti domiciliari per il sindaco leghista Oscar Lancini rimettono il paese di Adro al centro delle cronache nazionali.
Dopo la scuola infarcita di simboli leghisti, le decisioni razziste contro i migranti, la vera e propria crociata contro i genitori dei bimbi che non pagavano la mensa all’asilo, l’inquinamento delle aziende di famiglia il “sindaco – sceriffo” è ora accusato, insieme ad altri funzionari pubblici ed imprenditori, di “turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici” nella vicenda dell’area feste del paese.
Nel pieno rispetto delle prerogative della magistratura e della presunzione di innocenza di Lancini, spero che Adro possa tornare ad essere famosa per la qualità del vino prodotto dalle varie aziende agricole del territorio e per l’accoglienza e la sensibilità mostrata in varie occasioni dai suoi abitanti e non per le scellerate politiche amministrative.
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