La salvaguardia della visione della società basata sulla famiglia "tradizionale" contro una visione aperta, da tutelare anche tramite un provvedimento di legge ormai noto come legge sull’omofobia. Il Consiglio Comunale della città si è spaccato in due, e alla fine grazie al voto contrario di maggioranza e Movimento 5 Stelle l’ordine del giorno di Margerita Peroni è stato respinto.
Alla base della decisione di presentare l’emendamento c’è la considerazione che la legge in discussione al Parlamento (ora è al Senato) secondo la Peroni sanziona penalmente le opinioni contrarie all’omosessualità. La consigliera ha spiegato che ormai «non c’è l’emergenza omofobia, culturalmente superata nel nostro Paese. Semmai con la legge è a rischio la libertà d’opinione».
Di parere opposto la maggioranza e Laura Gamba, secondo i quali seppur la legge non possa cancellare di fatto la discriminazione, è comunque un passo che va compiuto per porre un freno ai frequentissimi episodi che si verificano quotidianamente.
(a.c.)
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