Rinnovo A.I.A termoutilizzatore: le richieste del M5S a favore della trasparenza

Il 14 Ottobre si svolgerà la Conferenza dei Servizi decisoria per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale dell’inceneritore di Brescia presso il palazzo di Regione Lombardia. Dall’analisi dell’allegato tecnico all’AIA e alle modifiche apportate che saranno oggetto di novità rispetto alla precedente autorizzazione, Il Movimento Cinque Stelle di Brescia ha rilevato alcune criticità riguardanti l’impianto. In particolare il gruppo guidato da Laura Gamba denuncia “la mancanza informazioni sulle specifiche dei rifiuti in ingresso nell’inceneritore, oltre al fatto che le tre linee bruceranno la stessa tipologia di rifiuti, abbandonando quindi l’utilizzo delle “biomasse” specifico per la terza linea”. E ancora: “Rispetto alla precedente AIA l’energia termica prodotta è aumentata del 52% , non esiste un sistema di triturazione e selezione dei rifiuti in ingresso e ogni anno vengono utilizzati dall’inceneritore circa 800.000 mc di acqua di pozzo, tra aprile ed ottobre circa 16.000 mc di acqua vengono dispersi nell’atmosfera

 Alla luce di questo ed altri aspetti ritenuti “insoddisfacenti” dal Movimento Cinque Stelle di Brescia, lo stesso chiede che nella nuova Autorizzazione Integrata Ambientale vengano inserite: “un resoconto dettagliato delle specifiche dei rifiuti in ingresso e delle analisi su campioni degli stessi; sia posto come massima quantità di rifiuti autorizzati il valore operativo 2012 inclusa la quota di soccorso regionale; non è più necessaria una linea ad hoc per le biomasse quindi si richiede la riduzione a 2 linee operative dell’impianto per urbani e speciali; la sperimentazione dei catalizzatori HI DUST ha prodotto risultati scadenti e non può essere accettata acriticamente tale tecnologia senza una analisi tecnico economica sulla impossibilità di applicare  alternative più performanti, quali quella applicata all’inceneritore di Milano esercito dalla stessa società; sia introdotto un sistema di selezione dei rifiuti in ingresso per intercettare la frazione recuperabile in termini di materia ed avviarla quindi a riciclo di materia; il CER 190814 deve provenire solo da impianti di proprietà del gestore APRICA ; modalità in continuo di controllo per PCDD e PCDF e controlli sui terreni circostanti; fornire copia delle analisi mensili di diossine/furani ad ARPA  e rese pubbliche; i valori registrati dal sistema SME anche in casi di incidente sono da considerarsi nel calcolo delle medie orarie. Chiediamo,inoltre, che l’azienda esponga un resoconto dettagliato delle specifiche dei rifiuti in ingresso, suddivise per tipologie di clienti almeno negli ultimi 3 anni; questo dovrebbe essere precedente a qualsiasi nuova AIA”.

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Redazione BsNews.it

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