La catena di vendita il Libraccio sul piede di guerra contro la grande distribuzione. In una nota diffusa dalla catena che ha sede in 17 città con 29 punti vendita, tutti aderenti all’Associazione Librai Italiani (Ali/Confcommercio) si legge che le grandi distribuzioni, «violano sistematicamente la normativa sui prezzi dei libri di testo scolastici (in particolare, il disposto della c.d. "legge Levi" n.128/2011) proponendo la vendita al pubblico di libri scolastici con sconti eccessivi, vietati dalla legge indicata, e in palese violazione di ogni principio di correttezza commerciale ,utilizzando la pratica sistematica, oltre che prolungata, di vendita sottocosto costituente concorrenza sleale». Milano, Bergamo, Torino e Monza sono già passate alle vie legali «ma anche a Brescia c’è fermento», dice Diego Liserani, titolare della libreria di Corso Magenta al Bresciaoggi. Secondo il titolare di Brescia nelle quattro città dove sono state intraprese le procedure legali «i tribunali dovrebbero accogliere le nostre istanze e produrre decreti ingiuntivi immediati alla grande distribuzione, tutelando la leale competizione tra gli operatori commerciali. Facciamo appello ai colleghi librai di tutta Italia affinché si uniscano, a sostegno della nostra iniziativa, proponendo ricorsi urgenti alla magistratura laddove sussistano condotte illecite, per contrastare nelle sedi appropriate ogni forma di palese illegalità nel settore editoriale».
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