La Cina mette vincoli all’importazione del vino dall’Europa. «Disturba l’acqua per catturare il pesce» è infatti uno dei "capisaldi" del trattato di strategia militare cinese per fare in modo che le autorità mettessero cappi burocratici all’import di vino dall’Europa. Una risposta che parrebbe far seguito, scrive il Corsera, alle misure antidumping adottate dall’Unione europea contro i pannelli solari made in China anche se il legame non è ovviamente dichiarato. A giugno l’Europa applica sanzioni per la vendita sottocosto dei pannelli solari, passa qualche giorno e la Cina colpisce il vino europeo. A farne le spese anche alcune imprese bresciane che hanno sede in Valtenesi, nel Lugana e in Franciacorta. E così, entro il 20 luglio, chi vuole esportare vino in Cina deve iscriversi a un apposito albo, compilare moduli, essere sottoposto al vaglio di una commissione antidumping e se l’azienda supererà l’esame, dovrà pagare meno dazi, destinati però ad aumentare.
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