Le costringevano a prostituirsi in appartamenti trasformati in bordelli: la squadra mobile della questura di Brescia ha arrestato 5 cinesi accusati di associazione a delinquere finalizzata alla costituzione e all’amministrazione di case di prostituzione nonchè di sfruttamento dell’attività di meretricio di numerose donne cinesi». I tre appartamenti si trovavano a Brescia e a Villa Carcina e a Desenzano. I clienti italiani "prenotavano" attraverso un call center (in cui lavorava anche una ragazza cinese minorenne), il cui numero era promosso da siti web e giornali locali. Come riporta il Corsera sono 13 le persone cinesi con un giro d’affari non indifferente: il 60% degli introiti restava all’organizzazione, il 40% alle ragazze che venivano reclutate a Milano, in zona Paolo Sarpi, in base a tre caratteristiche: giovani, belle e con conoscenza dell’italiano.
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